Creare connessioni, scambi culturali e sinergie con le altre città creative nel mondo è uno degli obiettivi più importanti della mission della Unesco Creative City Network e Carrara è sempre più al centro di questa rete internazionale: tre giovani artisti residenti a Carrara sono stati protagonisti di importanti appuntamenti culturali a Hangzhou, in Cina, e a Ingolstadt, in Germania. Nel primo caso Valeria Greco e Andrea Berni sono stati chiamati a partecipare all’evento ‘Hangzhou Venice Creative Festival’ co-sponsorizzato dal West Lake Scenic Area Water Management Office e da Hubin Street, ed è co-organizzato da Papa Renzo Venice Handicraft e BinGo! Il progetto è stato supportato dal Comune di Hangzhou e da Carrara città creativa UNESCO, la coordinatrice dell’evento è Hu Huiming. Irene Cordoni è stata invece invitata attraverso il circuito UNESCO a Ingolstadt, città gemella di Carrara, per una residenza artistica di due settimane.
Giovedì 12 dicembre alle ore 17:00 al mudaC|museo delle arti Carrara i giovani artisti carraresi racconteranno la loro esperienza di residenza, in dialogo con l’Assessore alla cultura Gea Dazzi, la Direttrice Cinzia Compalati e la focal point Unesco Maura Crudeli.
Valeria Greco ha 30 anni, è originaria della provincia di Taranto, ma da anni vive e lavora a Carrara, a Hangzhou ha mostrato alcune sculture, realizzate con materiali e tecniche diverse e oggetti legati al design di piccole dimensioni preparati appositamente per il festival che ha creato in collaborazione con altri artisti che vivono e lavorano a Carrara. Fiorentino classe 1982, Andrea Berni si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Carrara e in città ha aperto il suo studio insieme ad altri artisti dove approfondisce la sua ricerca sperimentando tecniche passate e contemporanee. In Cina ha portato una selezione di ceramiche prodotte interamente a mano nel suo studio insieme ad Irene Giannaccini. «Le persone dell’organizzazione sono state eccezionali – raccontano Valeria Greco e Andrea Berni -, ma la cosa che ci ha colpiti maggiormente è stata la cordialità e la gentilezza delle persone che abbiamo incontrato e conosciuto, tutti molto disponibili e curiosi del nostro passato e delle nostre ricerche. È una bellissima esperienza nella quale portiamo tanto di quanto ci ha dato Carrara nel corso del nostro percorso artistico. È qui che abbiamo avuto modo di imparare tecniche di lavorazione, instaurare rapporti e confrontarci con altri artisti di nazionalità diverse condividendo le stesse passioni con dialoghi e confronti. Essere nel circuito UNESCO è un’occasione per un ulteriore scambio con città anche molto distanti e con cui instaurare rapporti di qualità, questo può allargare i nostri orizzonti e creare ponti culturali fondamentali per i nostri percorsi artistici e artigianali».
Irene Cordoni nasce invece a Pisa nel 1997, dove inizia la sua formazione artistica. Dopo il diploma, decide di trasferirsi a Carrara, dove si laurea in Arti Visive nel 2019. Successivamente, si specializza in Grafica d'Arte. È stata invitata a Ingolstadt per una residenza artistica di due settimane proprio attraverso il circuito UNESCO. Durante questo periodo la sua ricerca si è concretizzata in una serie di fotografie, disegni e pitture, e il risultato è una scatola editoriale che racchiude al suo interno una narrazione visiva e sensoriale. «Durante la mia residenza, ho avuto la possibilità di visitare tutti i musei di Ingolstadt, incontrare artisti locali e approfondire la storia e la tradizione artistica della città – spiega Irene Cordoni - . Sebbene abbia scelto di vivere un'esperienza piuttosto solitaria, questo mi ha permesso di entrare in contatto profondo con il luogo e di osservare con maggiore intensità ogni dettaglio che mi circondava. Anche qui ho portato tanto di Carrara perché Carrara ha rivestito un ruolo fondamentale nel mio percorso artistico. È stata la città che mi ha dato l'opportunità di apprendere, esplorare nuove tecniche e confrontarmi con un contesto ricco di storia e tradizione. Qui ho potuto far conoscere la mia arte, stringere legami con artisti provenienti da diverse città e nazioni, e crescere sia professionalmente che personalmente. Essere inserita nel circuito UNESCO è una grandissima occasione, non solo per il prestigio che ne deriva, ma anche per le possibilità di visibilità e connessione con una rete globale di artisti. L'inserimento in questo circuito riconosce l'importanza del nostro patrimonio artistico e culturale e mi offre l'opportunità di portare il mio lavoro e la mia visione in un contesto internazionale, contribuendo così alla promozione e valorizzazione della nostra tradizione artistica».