ORDINANZA - Un'Ordinanza per limitare il consumo improprio di acqua sul territorio comunale
Fino al prossimo 30 settembre è rigorosamente vietato l’uso dell’acqua del pubblico acquedotto per usi impropri.
Lo stabilisce l’Ordinanza n. 318 del 22 giugno 2017, firmata dal Sindaco di Carrara al fine di limitare il consumo improprio di acqua sul territorio comunale.
In particolare è vietato prelevare acqua dalle fontane pubbliche per usi diversi dall’alimentazione, dai servizi igienici e dagli altri impieghi ordinari domestici, anche applicando alle bocche delle fontane tubi di gomma allo scopo di convogliare l’acqua. E’ vietato anche prelevare acqua dalle bocche di innaffiamento stradale e dei pubblici giardini e di lavaggio delle fognature se non da persone a questo autorizzate e per gli usi cui tali prese sono destinate. E ancora, è vietato prelevare acqua dagli idranti antincendio installati nelle strade se non per spegnimento di incendi.
L’Ordinanza vieta, inoltre, di utilizzare acqua del pubblico acquedotto per scopi irrigui connessi con attività produttive, di alimentare gli impianti di irrigazione a servizio di superfici, orti e giardini privati; di utilizzare acqua proveniente dal pubblico acquedotto per innaffiare e irrigare superfici adibite ad attività sportive, sia pubbliche che private; di utilizzare la risorsa idrica proveniente da pubblico acquedotto per l’alimentazione di impianti di climatizzazione, per il riempimento delle piscine private, fatte salve quelle di proprietà pubblica o privata destinate ad un utenza pubblica (quali piscine pubbliche o ad uso collettivo inserite in strutture adibite ad attività turistico-alberghiere, agrituristiche e ricettive). E’ fatto, comunque obbligo di concordare modalità e tempi di riempimento con il soggetto Gestore del Servizio Idrico Integrato.
Vietato l’uso dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto per il lavaggio di automezzi (salvo quanto previsto nello specifico nell’Ordinanza stessa), per operazioni di pulizia e lavaggio delle fosse biologiche.
Si invitano, comunque, tutti i cittadini ad utilizzare con la massima parsimonia l’acqua potabile anche per esigenze domestiche.